Drug name: aircort
Description:
Cos'è Aircort (budesonide)
Aircort budesonide Corticosteroidi Italchimici S.p.A.
Confezioni e formulazioni di Aircort disponibili in commercio
Aircort scaricare il foglietto illustrativo
- aircort 0,25 mg/ml sospensione da nebulizzare 20 cont. monodose 2 ml
- aircort 0,50 mg/ml sospensione da nebulizzare 20 cont. monodose 2 ml
- aircort sospensione pressurizzata per inalazione 200 mcg/erogazione
- aircort sosp. pressurizzata per inalaz. 400 mcg/erogazione
- aircort spray nasale 200 erogazioni 50 mcg/erogazione
- aircort spray nasale 200 erogazioni 100 mcg/erogazione
A cosa serve Aircort e perchè si usa
AIRCORT sospensione da nebulizzare è indicato nel trattamento dell'asma bronchiale.
AIRCORT sospensione da nebulizzare è anche indicato nel trattamento della laringite subglottica molto grave (pseudocroup) in cui è indicato il ricovero ospedaliero.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Aircort
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Aircort può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
I risultati emersi da ampi studi epidemiologici prospettici e dall'esperienza post-marketing su scala mondiale non indicano alcun effetto avverso sulla salute del feto/neonato con l'impiego di budesonide per via inalatoria durante la gravidanza.
Analogamente a quanto avviene con altri farmaci, per la somministrazione di budesonide durante la gravidanza è necessario valutare i benefici attesi per la madre rispetto ai rischi per il feto.
Budesonide è escreto nel latte materno. Tuttavia alle dosi terapeutiche di AIRCORT non sono attesi effetti sul lattante. Budesonide può essere impiegata durante l'allattamento.
La terapia di mantenimento con budesonide per via inalatoria (200 o 400 microgrammi due volte al giorno) in donne asmatiche in allattamento determina un'esposizione sistemica a budesonide trascurabile nei bambini allattati al seno.
In uno studio di farmacocinetica, la dose giornaliera stimata per il lattante era pari allo 0,3% della dose giornaliera assunta dalla madre per entrambi i livelli di dosaggio e la media delle concentrazioni plasmatiche nel lattante è stata stimata essere pari a 1/600 delle concentrazioni osservate nel plasma materno, presupponendo una completa biodisponibilità orale per il lattante. Le concentrazioni di budesonide riscontrate nei campioni di plasma del lattante sono sempre risultate al di sotto del limite di quantificazione.
Basandosi sui dati ottenuti con l'impiego di budesonide per via inalatoria e sul fatto che budesonide mostra un profilo farmacocinetico lineare entro l'intervallo di dosi terapeutiche dopo somministrazione per via nasale, inalatoria, orale e rettale, alle dosi terapeutiche di budesonide, l'esposizione del lattante è presumibilmente bassa.
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CODIFA - L'informatore farmaceutico