Drug name: alprazolam eg
Description:
Cos'è Alprazolam EG (alprazolam)
Alprazolam EG alprazolam Ansiolitici benzodiazepinici EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG
Confezioni e formulazioni di Alprazolam EG disponibili in commercio
Alprazolam EG scaricare il foglietto illustrativo
- alprazolam eg 0,25 mg 20 compresse
- alprazolam eg 0,50 mg 20 compresse
- alprazolam eg 1 mg 20 compresse
- alprazolam eg 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione 20 ml
A cosa serve Alprazolam EG e perchè si usa
Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa. Attacchi di panico con o senza agorafobia.
Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante e sottopone il soggetto a grave disagio.
Indicazioni: come usare Alprazolam EG , posologia, dosi e modo d'uso
Il trattamento deve essere il più breve possibile.
Il dosaggio ottimale dell'alprazolam va individualizzato a seconda della gravità dei sintomi e della risposta soggettiva del paziente.
Le indicazioni posologiche riportate dovrebbero coprire le esigenze della maggior parte dei pazienti. Qualora fosse necessario un dosaggio più elevato le dosi vanno aumentate gradualmente per evitare rischi di effetti indesiderati. In questi casi è consigliabile aumentare prima la dose serale di quella diurna.
In generale i pazienti mai trattati con psicofarmaci richiedono dosi minori rispetto a quei pazienti precedentemente trattati con ansiolitici o sedativi, antidepressivi, ipnotici o a pazienti alcolisti cronici.
Si consiglia di usare sempre la dose più bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia. In caso di effetti indesiderati già con la somministrazione iniziale si consiglia di diminuire il dosaggio.
Bisogna seguire il paziente con regolarità valutando attentamente la necessità di continuare il trattamento, in modo particolare quando il paziente diventa asintomatico.
La dose massima non deve essere superata.
Ansia
La dose iniziale varia da 0,25 a 0,50 mg 3 volte al dì.
Questo dosaggio potrà essere aumentato dal medico secondo le esigenze del paziente fino ad un massimo di 4 mg al giorno in somministrazioni suddivise, in nessun caso si deve superare questa dose.
La durata complessiva del trattamento, non deve superare le 8-12 settimane, compreso il periodo di sospensione graduale della dose.
In determinati casi, può essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, ciò non deve avvenire senza una rivalutazione della condizione del paziente.
Nei pazienti anziani, in pazienti con epatopatia grave o con funzione renale alterata o in presenza di malattie organiche debilitanti si consiglia di iniziare con 0,25 mg 2-3 volte al giorno e di aumentare in caso di necessità, solo se tollerato.
Agorafobia e disturbo
da attacchi di panico
Nei pazienti con agorafobia associata ad attacchi di panico o con disturbo da attacchi di panico, la dose iniziale è di 0,5-1 mg, somministrata prima di coricarsi, per uno o due giorni. La dose deve quindi essere adattata secondo la risposta del singolo paziente. Gli incrementi del dosaggio non devono superare 1 mg ogni 3 o 4 giorni. Gli incrementi di dosaggio possono essere effettuati dapprima a mezzogiorno, poi al mattino e infine nel pomeriggio/sera fino al raggiungimento di uno schema posologico 3 o 4 volte al giorno per una durata non superiore a 8 mesi. In uno studio multicentrico internazionale che ha coinvolto un elevato numero di pazienti, la dose media giornaliera è stata di 5,7 mg/die; soltanto in alcuni rari casi è stato necessario raggiungere 10 mg/die.
In caso d'insorgenza di effetti indesiderati, la dose deve essere ridotta.
Il trattamento può essere effettuato anche utilizzando la confezione in gocce: 10 gocce corrispondono a 0,25 mg di alprazolam, 20 gocce a 0,50 mg.
Pazienti di età inferiore ai 18 anni
Alprazolam non deve essere usato in questo gruppo specifico di pazienti poichè la sicurezza ed efficacia non sono state stabilite.
Interruzione della terapia
La somministrazione deve essere ridotta gradualmente. Si raccomanda di ridurre il dosaggio giornaliero di Alprazolam a una quota non superiore a 0,5 mg per tre giorni. Alcuni pazienti possono richiedere una riduzione ancora più graduale.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Alprazolam EG
Alprazolam è controindicato in pazienti con nota ipersensibilità alle benzodiazepine, all'alprazolam o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Le benzodiazepine sono inoltre controindicate in pazienti con miastenia grave,
insufficienza respiratoria grave,
sindrome da apnea notturna,
insufficienza epatica grave.
Intossicazione acuta provocata da alcol o da altri medicinali attivi sul SNC (medicinali ipnotici, analgesici o psicotropi)
L'alprazolam è, inoltre, controindicato in pazienti affetti da glaucoma acuto ad angolo chiuso. Il prodotto può essere usato nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto che ricevono una terapia appropriata.
Pazienti di età inferiore a 18 anni (vedere paragrafo 4.4)
Primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6)
Durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6)
Alprazolam EG può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Una grande quantità di dati basati su studi in coorte indicano che l'esposizione alle benzodiazepine durante il primo trimestre non è associata ad un aumento del rischio di malformazioni maggiori. Tuttavia, alcuni primi studi epidemiologici caso-controllo hanno evidenziato un aumentato rischio di schisi orale. I dati hanno indicato che il rischio di avere un bambino con una schisi orale, dopo un'esposizione materna alle benzodiazepine è inferiore a 2/1000 a fronte di un tasso atteso per tali difetti di circa 1/1000 nella popolazione generale. Il trattamento con benzodiazepine a dosi elevate, durante il secondo e/o il terzo trimestre di gravidanza, ha rivelato una diminuzione di movimenti attivi fetali e una variabilità del ritmo cardiaco fetale. Quando il trattamento deve essere somministrato per ragioni mediche durante l'ultima parte della gravidanza, anche a basse dosi, si possono osservare i sintomi della sindrome “floppy infant“ quali ipotonia assiale e problemi di suzione che portano ad un ridotto aumento di peso. Questi segni sono reversibili, ma possono durare da 1 a 3 settimane, secondo l'emivita del prodotto. Dosi elevate possono causare effetti nel neonato quali depressione respiratoria o apnea e ipotermia. Inoltre, sintomi da astinenza neonatale come ipereccitabilità, agitazione e tremore si possono osservare alcuni giorni dopo la nascita, anche se non si osserva la sindrome “floppy infant“. La comparsa di sintomi di astinenza dopo la nascita dipende dal tempo di dimezzamento del prodotto.
Tenendo conto di questi dati, l'uso di alprazolam può essere considerato durante la gravidanza, se le indicazioni terapeutiche e la posologia sono rigorosamente rispettate.
Se il trattamento con alprazolam è necessario durante l'ultima parte della gravidanza, devono essere evitate dosi elevate, e i sintomi di astinenza e/o della sindrome “floppy infant“ devono essere monitorati nel neonato.
A causa di potenziali rischi di malformazioni congenite, già osservate con altre benzodiazepine, non somministrare Alprazolam EG nel primo trimestre di gravidanza.
Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, la paziente deve essere avvertita di contattare il suo medico per interrompere l'assunzione del prodotto nel caso intenda pianificare una gravidanza o sospetti di essere incinta.
Allattamento
L'Alprazolam viene escreto nel latte materno. Pertanto non deve essere somministrato alle madri che allattano al seno.
Quali sono gli effetti indesiderati di Alprazolam EG
Sonnolenza, sedazione, cambiamento di umore attenzione ridotta, confusione, affaticamento, mal di testa, stordimento, vertigini, debolezza muscolare, atassia, visione doppia o offuscata, insonnia, nervosismo/ansia, tremore, cambiamento di peso. Questi fenomeni si presentano principalmente all'inizio della terapia e solitamente scompaiono con la somministrazione ripetuta.
Come con altre benzodiazepine si possono manifestare in rari casi reazioni paradosse, quali: eccitazione, agitazione, difficoltà di concentrazione, confusione, allucinazioni ed altre alterazioni del comportamento. Inoltre si possono osservare: ottundimento delle emozioni, riduzione della vigilanza, reazioni a carico della cute.
I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e riportati durante il trattamento con alprazolam con le seguenti frequenze:
Molto comune:
(≥1/10)
Comune:
(≥1/100, <1/10)
Non comune:
(≥1/1.000, <1/100)
Raro:
(≥1/10.000, <1/1.000)
Molto raro:
(< 1/10.000)
Frequenza non nota
(la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie endocrine
Non comune: iperprolattinemia
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comune: discrasie
Patologie cardiache
Non nota: ipotensione, tachicardia
Patologie dell'occhio
Comune: visione offuscata
Non comune: visione doppia
Patologie gastrointestinali
Comune: nausea, stipsi
Non comune: vomito, diarrea
Raro: secchezza della bocca
Non nota: aumento della salivazione, disfagia
Patologie epatobiliari
Non comune: alterazione della funzione epatica, ittero
Non nota: epatite
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comune: riduzione dell'appetito
Non nota: aumento del peso, anoressia
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comune: debolezza muscoloscheletrica
Patologie del sistema nervoso
Molto comune: sedazione, sonnolenza
Comune: atassia, disturbi della coordinazione della memoria, difficoltà della concentrazione, stordimento, cattiva articolazione della parola, capogiri, mal di testa, sensazione di stordimento
Non comune: amnesia, distonia, tremore
Non nota: affaticamento, emozioni intorpidite, riduzione della vigilanza, manifestazioni autonomiche
Disturbi psichiatrici
Comune: disturbi della concentrazione, confusione, depressione, dipendenza
Non comune: problemi psichiatrici, reazioni paradosse, allucinazioni, collera, comportamento aggressivo, comportamento ostile, ansia, agitazione, alterazioni della libido, insonnia, pensieri anomali, nervosismo, stimolazione
Patologie renali e urinarie
Non comune: incontinenza urinaria, ritenzione urinaria
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Non comune: disturbi mestruali, disfunzione sessuale
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non nota: congestione nasale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune: reazioni cutanee, dermatite
Non nota: angioedema
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: astenia, irritabilità
Non nota: edema periferico
Esami diagnostici
Non comune: cambiamento del peso, aumento della pressione intraoculare
Amnesia
Amnesia anterograda può verificarsi anche ai dosaggi terapeutici; il rischio aumenta ai dosaggi più alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento (vedere paragrafo 4.4).
Depressione
Uno stato depressivo preesistente può essere smascherato, in individui suscettibili, durante l'uso di benzodiazepine.
Reazioni psichiatriche e paradosse
Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino-simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, deliri, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, comportamenti inappropriati ed altri disturbi del comportamento.
Tali reazioni paradosse sono più frequenti nei bambini e negli anziani.
I pazienti che hanno disturbo borderline di personalità, o una storia di comportamento violento o aggressivo, o pazienti che fanno abuso di alcool o di sostanze stupefacenti, possono essere a rischio di tali eventi.
Dipendenza
L'uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) può indurre lo sviluppo di dipendenza fisica; la sospensione della terapia può provocare fenomeni di rebound o di astinenza (vedere paragrafo 4.4). È anche possibile che si verifichino casi di dipendenza psichica. Sono stati segnalati casi di abuso (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo
http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa
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Patologie correlate:
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Ansia
Ansia: cause, fattori psicologici e sintomi più comuni. Diagnosi, prevenzione e cura dell'ansia: farmaci, cure alternative e alimentazione.
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Insonnia
Disturbo del sonno caratterizzato dalla difficoltà di addormentarsi o di rimanere addormentati durante la notte. Viene definita cronica quando è prolungata nel tempo (almeno un mese).
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Nevrosi
Disturbo psichico di media gravità, di origine psicologica. Le nevrosi sono caratterizzate da ansia, sentimenti di inadeguatezza e insoddisfazione e da disturbi del comportamento.
CODIFA - L'informatore farmaceutico