Illness name: pcr proteina c reattiva
Description:
Introduzione
La proteina C-reattiva (PCR) è una proteina prodotta dal fegato. È rilasciata nel sangue, a poche ore di distanza dall’inizio di un' infezione , di un’ infiammazione , o di un danno ai tessuti, in concentrazioni crescenti che spesso precedono la comparsa di dolore , febbre o altri disturbi.
La misurazione della PCR nel sangue è spesso combinata a quella della velocità di eritrosedimentazione ( VES ) ma non è sufficiente, da sola, per accertare (diagnosticare) una malattia specifica. È utile, invece, come indicatore generale di un’infiammazione, della sua gravità e per seguire nel tempo l’efficacia di una cura. Un aumento della sua concentrazione nel sangue può verificarsi dopo un attacco cardiaco , nelle infezioni estese a tutto l’organismo ( sepsi ) e dopo un intervento chirurgico.
La PCR si utilizza per valutare l’andamento di:
- malattia infiammatoria cronica intestinale (MICI)
- alcune forme di artrite
- malattie autoimmuni
- malattia infiammatoria pelvica (PID)
- per rilevare la presenza di un'infezione durante il periodo di recupero dopo un intervento chirurgico o altre procedure invasive
Il test
Il test della proteina C-reattiva (PCR) consiste nel prelievo di un campione di sangue dalla vena di un braccio. Non è necessario essere a digiuno e dopo l’esecuzione dell’esame si può immediatamente tornare a svolgere le normali attività.
Risultati
Di norma, la proteina C-reattiva (PCR) è presente nel sangue in concentrazioni molto basse, inferiori a 8 milligrammi/litro (mg/l). In caso di infiammazioni gravi, i livelli possono aumentare con grande rapidità, arrivando a raggiungere valori anche cento volte superiori a quelli medi, fino a toccare i 500-1000 mg/l.
Una quantità elevata o crescente di PCR nel sangue suggerisce la presenza di un' infezione o di un’infiammazione improvvisa e rapida (acuta) in corso ma non aiuta a identificare l’organo, o gli organi, interessati o la condizione che la causi. Nelle persone che soffrono di malattie infiammatorie croniche, elevate concentrazioni di PCR suggeriscono una riacutizzazione o l’incompleta efficacia delle cure effettuate.
Se la concentrazione di PCR nel sangue scende, significa che l'infiammazione si sta riducendo; risultati inferiori a 10 mg/L indicano l’assenza di un’infiammazione attiva.
Le concentrazioni di PCR possono aumentare con l'uso di pillole contraccettive o di terapia ormonale e, spesso, negli ultimi mesi della gravidanza per la presenza di infiammazioni comuni (cistiti). Alti livelli di PCR sono stati osservati anche negli obesi .
Se il livello di PCR è superiore alla norma spetta al medico curante indagarne le cause. Livelli alti di PCR nel sangue possono essere associati a:
- infezioni batteriche o virali , ad esempio, bronchite , polmonite , tubercolosi , scarlattina , infezioni urinarie ed intestinali, epatiti , varicella , mononucleosi
- cardiopatie
- diabete di tipo 2
- malattie autoimmuni , ad esempio, artrite reumatoide , lupus eritematoso , vasculite , morbo di Crohn , colite ulcerosa
- malattie del tessuto connettivo, della pelle e dei vasi sanguigni
- alcune forme tumorali, ad esempio, linfomi
È sempre opportuno consultare il proprio medico per la lettura e l’interpretazione dei risultati.
Prossimo aggiornamento: 28 Febbraio 2022